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RaccontArti









RaccontArti

forme d’opera e di scrittura

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a cura di

Ciro Esposito, Gaetano Gravina, Gennaro Sorrentino

- [...] Anche se la prima foto ti arriva sempre intorno alle 5. Quella di oggi è un cortile sparpagliato di macchie rosse, blu, verdi. Vestiti. Una charity islamica distribuiva vestiti di notte, per evitare di essere visti, ma sono stati centrati da un mortaio. Erano quasi tutti bambini. Perché uno pensa: inviamo i bambini, loro non saranno colpiti. Se allarghi, con lo zoom, alcuni tra gli stracci non sono stracci. Non di stoffa. Poi altri bambini che si specchiano in una pozza di sangue. E un missile, una foto dei soccorsi dopo un missile, a mani nude, pietra dopo pietra. Un palazzo di undici piani. Una foto di padri con i figli in braccio, in fila come all’ingresso di un asilo, e invece sono in fila al cimitero, i figli avvolti in un telo bianco. Un ragazzino in bici che pedala veloce tra i cecchini, la testa bassa e questa bambina, con un fiore tra i capelli, la gonna a pieghe, che raccoglie frammenti di metallo per fabbricare armi, “Vieni a giocare con me?”, ti dice, con il suo fiore tra i capelli, e questo bambino, accanto, senza un braccio, davanti alle macerie dello Shifa, giocano ai giustiziati, allineati contro un muro, giocano ai torturati, ai morti ai mutilati, la testa incastonata tra le macerie, bruciata, “Vieni a giocare con me?”, ti dice, con il suo fiore tra i capelli mentre tutto, intorno, esplode e crolla. Magri, le ossa, le cicatrici, gialli di tifo mentre scuoiano un topo, “Vieni a giocare con me?”, mentre cercano un cadavere, cercano cibo, su queste altalene a strapiombo su fosse comuni, il sangue che cola loro addosso, mentre cammini e ti si aggrappano al braccio, ti vengono dietro come fossi prezioso, come fossi qui per salvarli, ti raccolgono tutte le dita che trovano, un mazzo di dita di campo, e ovunque ti giri, queste teste ti guardano tra le macerie, lo sguardo interrogativo, ti guardano, come a dire: “Non ho capito perché.” Questi piedi, queste mani, queste braccia dalle macerie, afferrano te che corri via, “Vieni a giocare con me?, questi bambini carbonizzati, queste orbite vuote, “Vieni a giocare con me?” E ti tirano a terra, ti afferrano, come fossi qui per salvarli, ti afferrano dalle caviglie e...


Francesca Borri - estratto dal libro reportage "La guerra dentro"


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Nel solco di questa eredità culturale, la Fondazione Valenzi – intenta a promuovere non solo l’opera di Maurizio Valenzi, ma anche la vicenda delle arti a napoli negli anni in cui egli operò come politico e come artista – ha scelto di sostenere la realizzazione del progetto raccontarti, curato da Ciro Esposito, Gaetano Gravina, Gennaro Sorrentino, da cui emerge un racconto “di parte”, ma per nulla ordinario sull’arte contemporanea a napoli.

I tre curatori, scapolando inciampi metodologici e critici, hanno individuato e selezionato alcuni artisti in rappresentanza di diverse generazioni, rileggendone il lavoro e verificandone la corrispondenza con almeno uno dei sette vizi capitali, pretesto tematico che agisce da fil rouge dell’intero progetto e ispira i testi, i racconti e le visioni di critici e storici dell’arte, ma anche degli stessi artisti. [Olga Scotto di Vettimo, curatrice della Fondazione Valenzi]





Edizione: ARTEM

Formato: 21x 29,7 | 212 illustrazioni:a colori | pubblicazione: Luglio 2021 I SBN:978-88-569-0795-7 | Grafica e impaginazione: Rino Rinedda

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