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RENDEZ-VOUS EN EUROPE



Rendez-vuos en Europe Pier Paolo Patti - Ciro Vitale a cura di Martial Verdier La Villa des Artes 15, rue Hégésippe Moreau 75018, Paris Vernissage: giovedì 12 maggio 2016 - ore 18.00 Nasce dalla collaborazione con il curatore della mostra, Martial Verdier - fotografo e artista - l’inedita esperienza visiva che Pier Paolo Patti e Ciro Vitale propongono nella doppia personale, accuratamente studiata per gli spazi della Galleria La Villa des Artes . Pier Paolo Patti e Ciro Vitale si confrontano su temi sociali e politici di stringente attualità, attraverso un complesso e diversificato palinsesto visivo che mette a nudo le contraddizioni del nostro tempo. Un percorso articolato, che attraverso il linguaggio dell’arte, scava un solco nelle complicate ragioni che alimentano l’imponente flusso migratorio al quale assistiamo; i due artisti si impegnano attraverso i rispettivi punti di vista a ricucire le cause e gli effetti di tale fenomeno, non trascurandone gli aspetti umani spesso ignorati. Patti, propone “Wor(l)dless”, patchwork composto da circa 200 still da video stampati su carta fotografica, installati secondo un disegno narrativo destrutturato; tentativo estremo, quello dell’artista, di rimettere insieme disseminati pezzi di umanità, di ricomporre la storia di paesi completamente distrutti dalla guerra. Quelle scelte, sono immagini tratte dagli eventi bellici di Siria e Palestina che diventano cartografia e paradigma del contemporaneo. Patti con la sua spiccata sensibilità per gli “ultimi”, all’analisi delle dinamiche generali dei conflitti, predilige un’indagine introspettiva, fondata sulle proprie ed intime convinzioni politiche e sociali. Riflessioni dalle quali prende forma l’altro lavoro presente in mostra (senza titolo), composto da alcuni quaderni realizzati interamente a mano, al cui interno sono disposti frammenti di carta, fotografie e segni grafici; tracce che trasformano i quaderni in reliquie della memoria. A completamento e in dialogo, un lavoro video che evidenzia un esercizio tipico del suo percorso di ricerca, la tendenza all’astrazione, agente sugli aspetti emozionali più che oggettivi; la materia/video di Pier Paolo Patti (ri)-generativa delle coscienze dell’osservatore, abolisce l’aspetto narrativo a favore di un inquieto e complesso viaggio intimo e soggettivo. Punto focale della proposta di Vitale, il lavoro “L’Île des Morts” che interroga in chiave critica lo spinoso tema dell’accoglienza; partendo dal famoso dipinto “L’Isola dei morti” dello svizzero Arnold Böcklin, dal quale l’artista eredita anche il titolo, attraverso un’elaborazione digitale, Vitale interviene creando una sequenza di immagini con specifiche cancellature - che portano l’isola e in seguito la barca che vi sta approdando a scomparire -, cancellature che rimandano drammaticamente all’assenza di prospettive di vita per migliaia di migranti, che vedono svanire nelle profondità del Mediterraneo i sogni di salvezza e di speranza; le immagini montate in un video, attraverso un susseguirsi di dissolvenze, lasciano progressivamente spazio a un orizzonte marino in cui la terra non è visibile, in cui ogni speranza di approdo è annullata. Complementare, posto su una base frontale al video, è la scultura raffigurate un teschio, interamente realizzato con sale bianco, estratto delle saline del Mediterraneo; storico luogo di inesauribili ricchezze, oggi ascritto a gigantesca fossa comune. A completamento dell’intervento di Vitale la fitta sequenza delle “Geografie dell’opulenza”, mappe del globo che evidenziano il terribile stato di disuguaglianza socio-economica fra il sud e il nord dell’emisfero; dal consumo di carburante alla nutrizione, le mappe simbolicamente stampate su carta di riso, materia effimera e facilmente soggetta alle lacerazioni che testimonia quanto siano delicati i rapporti geopolitici fondati sulla disparità.

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